“Saremo processati da qui a qualche tempo, lo sappiamo qualcuno verrà a leggere le nostre carte. Sono pronto a essere processato tra 10, tra 15, tra 20 anni perché spendiamo soldi pubblici ma quello che vogliamo adesso è essere lasciati fare”. >>
Con queste parole Nicola Alemanno interveniva, unitamente agli altri sindaci di comuni colpiti dal sisma nel centro Italia, alla Camera dei Deputati il 07 novembre del 2016.
Mai auspicio fu più profetico, con un’inesattezza: i processi arriveranno ben prima delle scadenze ipotizzate. Ma andiamo per ordine, ricostruendo ad oggi l’iter giudiziario del sindaco.

– Ottobre 2018, prima udienza del processo inerente la realizzazione del Centro Polivalente Casa Ancarano per il quale gli imputati avrebbero avviato il cantiere senza permesso a costruire e senza la valutazione di incidenza ambientale, utilizzando le procedure semplificate per l’emergenza invece di quelle ordinarie (leggere precedenti post Emergenza e Fenomeno);

– Gennaio 2019, prima udienza del processo inerente la realizzazione del Centro Polivalente Norcia 4.0 per la realizzazione del quale sono contestati agli imputati reati di tipo urbanistico, paesaggistico, oltre al falso in atti pubblici (leggere precedente post Ci risiamo);

– Gennaio 2019, notifica al sindaco, unitamente ad altri quattro indagati, del decreto di perquisizione e sequestro di documenti, supporti informatici, telefonini, volto ad accertare i reati di corruzione, peculato, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Ora se come scriveva Agatha Cristhie tre indizi fanno una prova, anche i più strenui sostenitori dovrebbero cominciare ad interrogarsi circa l’operato del primo cittadino.
Ma scendiamo nel dettaglio delle ultime vicende con l’intento di far comprendere la gravità delle contestazioni mosse al signor Nicola Alemanno nell’ambito della vicenda che coinvolge la Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona.

La corruzione (art. 318 c.p.) indica, la condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità o vantaggi, agisce contro i propri doveri ed obblighi.
Nello specifico, il sindaco autorizzò in data 14 novembre 2016, sfruttando l’emergenza sisma, l’installazione in area vincolata di un prefabbricato della BCC di Spello e Bettona consentendo l’apertura di una sede secondaria in Valnerina dell’istituto cosi come sancito dall’articolo 3 del vigente statuto della Banca.

Dall’articolo 6 del suddetto statuto, si apprende che possono essere ammessi a socio le persone fisiche e giuridiche nonché le società di ogni tipo che risiedono o svolgono la loro attività nella zona di competenza territoriale della Società ovvero nei comuni di Spello o Norcia.
Nella stessa data in cui fu abusivamente posizionato il container, il signor Alemanno (personalmente ed in qualità di amministratore della Omnigis) accese un conto corrente presso la Banca in questione divenendone pertanto socio. L’articolo 9 infine, riconosce ai soci la possibilità di intervenire in assemblea, esercitare il diritto di voto, partecipare al dividendo e usufruire dei servizi e dei vantaggi offerti dalla Società.
Con ordinanza n. 13 del 24 gennaio 2018 e a seguito della segnalazione dei Carabinieri della Tenenza di Norcia, il Comune stesso ordinò la rimozione del prefabbricato sede della Banca poiché in assenza di autorizzazione paesaggistica!

Il peculato (art. 314 c.p.) rappresenta il reato di appropriazione indebita commesso dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di un pubblico servizio. Esso è un reato pluri-offensivo, nel senso che ad essere leso non è solamente il buon andamento della pubblica amministrazione ma soprattutto gli interessi patrimoniali di quest’ultima.

Nei primi mesi del 2017 sempre la Banca di Credito Cooperativo risultò aggiudicataria dell’affidamento del servizio di tesoreria comunale per la durata di quattro anni oltre a garantirsi la possibilità di aderire alla Convenzione tra l’ABI e la Cassa Depositi e Prestiti per l’accredito quale Istituto erogatore di finanziamenti agevolati in favore di privati e aziende danneggiate dal sisma. A margine di tale aggiudicazione l’Istituto avrebbe inoltre dovuto versare nelle casse del Comune € 20.500,00 sotto forma di contributo annuale, importo in realtà mai corrisposto dalla Banca! Nel dicembre 2018 la Bcc di Spello e Bettona, è risultata aggiudicataria anche del servizio tesoreria della residenza protetta “Lombrici Fusconi Renzi” di Norcia.

A margine di quanto sopra descritto, ci viene da sorridere difronte ai messaggi, pochi per la verità, apparsi sui social nei giorni scorsi volti a ipotizzare cospirazioni politiche, attacchi personali, magistratura asservita al volere di chissà quale potere occulto.
Purtroppo la verità è ben più semplice, drammatica ed oltre modo squallida. A fronte di un corollario di ipotesi di reato del genere, in un paese mediamente normale, sarebbe opportuno chiedere scusa alzare i tacchi e permettere ad una collettività (quella si ampiamente stordita ed incredula) di ricostruirsi un futuro invece di essere ostaggio di amministratori incapaci e in mala fede.

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“Libertà è partecipazione”

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