La riconversione dell’Ospedale di Spoleto in presidio Covid sta catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica la quale tra sciocchi campanilismi e manipolazioni pseudo-politiche, assume posizioni tal volta surreali. Sui social imperversano schermaglie tra chi caldeggia proteste al fianco degli spoletini e chi fa notare come, a parti invertite, gli stessi non abbiano mosso un dito per fare fronte allo smantellamento del nosocomio nursino. Ecco a tal proposito ci piacerebbe capire: chi sono quelli che lo hanno fatto? Dove erano coloro che oggi godono per il destino del San Matteo degli infermi quando a Norcia si protraeva lo stillicidio che ha portato, ben prima del sisma, allo smantellamento dell’Ospedale Civico?

Per quanto ci riguarda già nel lontano 2012 avemmo il piacere di ospitare sulle nostre pagine l’illustre parere del Dottor Antonio Bellezza il quale con i post “Sanità”e “Cosa succede nella sanità umbra” ci offriva uno spaccato a dir poco preoccupante. Successivamente, con i post “Ospedale” “Ospedale parte seconda” e “Caravan Petrol” abbiamo sempre cercato di mantere alta l’attenzione sul tema. Ebbene non ci sembra di ricordare che spoletini, nursini (tranne pochissimi), politici locali o regionali abbiano mosso passi concreti affinché la situazione non degenerasse.

L’ospedale ha sempre e solo rappresentato uno spot elettorale. Non più tardi di un anno fa Nicola Alemanno dichiarava testualmente “la conclusione dei lavori del nuovo Ospedale è stata annunciata per il 2021, finanziato per 4 milioni di euro e che vedrà all’interno un reparto di microchirurgia, un reparto di medicina, lo spostamento delle RSA da Cascia a Norcia, i poliambulatori, il 118, e l’elisoccorso”. Purtroppo si continua a parlare di cantieri, fantomatici milioni ma poi nella realtà dei fatti il nulla!

In questo scenario il 22 ottobre scorso la giunta comunale di Norcia ha deliberato un atto in cui, come di consueto, tiene il piede su più staffe regalandoci pagine e pagine di inutili banalità.

In apertura si premette che “l’Ospedale di riferimento per tutti i servizi sanitari oggi non rilasciati dall’ospedale di Norcia è quello di Spoleto”. Al contempo si sottolinea come “la scelta dell’ospedale di Spoleto quale presidio Covid è significativa rispetto ad altre strutture sia per posizione geografica sia perché completo di figure specialistiche h 24”. Infine “il sindaco si impegna a sostenere la città di Spoleto per la salvaguardia e valorizzazione della struttura ospedaliera di Spoleto durante e dopo la fine dell’emergenza sanitaria legata al Covid 19”.

Tralasciando l’evidente stato confusionale un ultimo pensiero: cari amici spoletini, se si IMPEGNA come ha fatto e sta facendo per Norcia… state freschi!

 

Nuova Norcia

“Libertà è partecipazione”