L’uso personalistico e bizzarro della lingua italiana, da sempre perpetrato dai governanti locali, è ormai risaputo.
Tanto per intenderci, riportiamo di seguito qualche esempio: un amministratore che per logiche clientelari antepone il bene di pochi a quello della collettività viene definito benefattore. Un sindaco che consapevolmente aggira delle leggi di natura urbanistica è un semplificatore. Il pubblico ufficiale sottoposto a procedimenti penali è un perseguitato.
Dopo questa breve premessa, veniamo alla cronaca recente tenendo sempre a portata di mano il dizionario dei politicanti nursini.
A precisa domanda, se è vero che il segretario sia in procinto di lasciare il suo incarico presso il Comune di Norcia, il sindaco Alemanno risponde cosi ad un interrogazione della minoranza: “il segretario è in procinto di lasciare il suo incarico a causa di problematiche personali di natura organizzativa e logistica dovute alla complessità della gestione post-sismica”.
A metà strada tra la supercazzola ed una canzone di Battiato, era lecito attendersi maggiore chiarezza. Come non bastasse, sempre replicando ad un’interrogazione circa voci che si sono sparse in città riguardo a dimissioni di dirigenti, il primo cittadino scrive “per quanto riguarda le dimissioni di dirigenti non ci permettiamo di entrare nel merito delle scelte individuali o professionali poiché riteniamo che sia irrispettoso e fuori luogo invadere la sfera privata delle persone”.
Ora bisognerebbe informare il signor Alemanno che non presiede un torneo amatoriale di burraco e che un dirigente è un lavoratore dipendente di una amministrazione pubblica in possesso di apposita qualifica e incaricato di dirigere un ufficio. Trattasi pertanto di risposta maldestra ed evasiva volta, evidentemente, ad aggirare qualche scomoda verità.
Stesso dicasi per l’episodio inerente l’avvenuta vaccinazione da Covid del sindaco medesimo, unico politico umbro fatta eccezione per la consigliera regionale Porzi, il quale ha riferito che le polemiche sorte rappresentano solo un “maldestro tentativo di detrattori senza scrupoli e di essere stato vaccinato per gestire l’emergenza”.
Ma se Norcia conta 75 casi di positività, al pari di città quali Marsciano e Umbertide che vantano però il quadruplo degli abitanti, non sarà il caso di rivolgersi a qualcun’altro per gestire l’emergenza?
Comunque ha concluso Alemanno “in questi anni l’amministrazione comunale ha dimostrato di non aver mai piegato le istituzioni ad interessi personali o di parte e così è stato anche in questa circostanza“.
Appunto!
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”
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