Con una nota di fine aprile 2015, la Regione dell’Umbria ha inviato al Sindaco di Norcia, al Presidente dell’Azienda ed al signor Domenico Coccia la sua valutazione, riguardo alla ben nota vicenda dell’APSP di Norcia, che così recita:
“ esaminata la documentazione acquisita e preso atto dei procedimenti di regolarizzazione in corso ad iniziativa dell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ente si ritiene, per quanto di competenza ed allo stato attuale, di non procedere alla nomina di un commissario ad acta ” …… omissis……..
“ tutto ciò premesso e considerato, si comunica, rispetto alla richiesta di nominare il commissario ad acta avanzata dal Comune di Norcia in data 22.08.14, per ora, il non luogo a procedere e si informa che la documentazione di cui alle note del 04.02.2015, sopra citate, verrà trasmessa alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza in aggiunta a quella già trasmessa in data 26.01.2015 ”
Ripercorriamo i momenti salienti:
il 25.07.2014 la Giunta Municipale di Norcia (n. 95\14) affida “ al legale di fiducia ed esperto in materia, il compito di verificare in capo a chi possa essere riconosciuta l’Autorità tutoria al fine di porre in essere iniziative legali nei confronti dell’Azienda per ripristinare una nuova amministrazione”
sempre il 25.07.2014 il legale di cui sopra deposita il suo parere nel quale afferma:
a) “il TU degli enti locali disciplina i poteri del Comune e non rinvengo ipotesi in cui l’Amministrazione possa intervenire su un IPAB” …… omissis ……..
b) “sul potere del Sindaco si è ormai consolidata una certa giurisprudenza (Consiglio di Stato n. 669\2009) dove si è affermato che le nomine del Sindaco non avvengono in virtù del TU degli Enti Locali e quindi questi non ha alcun potere di revoca e da ciò ne deriva che non ha neanche un potere tutorio”
Parere chiaro e preciso ma evidentemente inutile ed inutilmente costoso per i cittadini alla luce dei successivi atti del Sindaco non certamente ispirati ad esso.
il 23.08.2014 il Sindaco chiede alla Regione dell’Umbria il commissariamento dell’IPAB per gravi irregolarità
il 05.09.2014 la Regione comunica al Sindaco quanto segue: “ nel rispetto del contraddittorio delle parti interessate ci riserviamo all’esito di effettuare le valutazioni di nostra competenza. Sarà nostra cura tenerla informata sugli sviluppi delle relative verifiche “
il 05.09.2014 alcuni componenti del CDA chiedono all’Ente di attivare la procedura di decadenza del Presidente in conformità alla richiesta del Sindaco del 23.08.14
il vice-presidente attiva la procedura prevista dallo Statuto nel caso specifico e chiude l’istruttoria (Decreto n. 5 dell’08.09.2014) “ ritenuto che le imputazioni, per giunta carenti dell’indicazione di qualsivoglia fonte probatoria e perciò inidonee a garantire il diritto al contraddittorio, riguardino condotte nemmeno astrattamente riconducibili all’accusato “
il 05.09.2014 la Regione chiede all’Azienda le informazioni ed i chiarimenti a seguito della nota del Sindaco
il 15.09.2014 il Sindaco, non rispettoso principalmente della nota del proprio legale e poi della successiva indicazione della Regione, emette l’ordinanza n. 34 con cui fa decadere il presidente con effetto immediato
il 18.09.2014 l’Azienda invia alla Regione la nota di risposta con tutte le puntualizzazioni ed i chiarimenti richiesti
il 22.09.2014 il Sindaco, ancora noncurante della legittimità di un iter amministrativo, emette l’ordinanza n. 36 con la quale nomina il nuovo presidente
il 01.10.2014 la Regione invia nota al Sindaco ed all’Azienda con la quale: “ considerato quanto sopra si fa presente che lo scrivente servizio, sentiti gli altri servizi regionali competenti provvederà alle valutazioni del caso. Sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi delle relative verifiche “
il 03.10.2014 il Sindaco emette l’ordinanza n. 38 con la quale ordina l’immediato insediamento del nuovo presidente
aprile 2015 nota della regione“ esaminata la documentazione acquisita e preso atto dei procedimenti di regolarizzazione in corso ad iniziativa dell’attuale Consiglio di Amministrazione dell’Ente si ritiene, per quanto di competenza ed allo stato attuale, di non procedere alla nomina di un commissario ad acta”
La nota della Regione Umbria in risposta alle richieste del Comune di Norcia dell’agosto 2014.
Successivamente all’oggetto la nota riporta PREMESSO CHE, ovvero si evince perfettamente a cosa si riferisca e il perchè sia stata stilata. La Regione Umbria inizia un iter di valutazione per il commissariamento dell’APSP Lombrici Fusconi Renzi a seguito della richiesta pervenuta alla stessa in data 22 agosto 2014 (prot.1102699) ed inviata dal Comune di Norcia. Chiaramente il Presidente dell’A.P.S.P. all’epoca era ancora il Sig. Domenico Coccia.
Da una nota diramata dal Sig. Alemanno riportiamo testualmente:
“La missiva regionale – puntualizza il primo cittadino – fa riferimento alla situazione attuale dell’azienda e in presenza del suo nuovo presidente ritiene di non dover più intervenire. Si legge testualmente: ‘rispetto alla richiesta di nominare in commissario ad acta avanzata dal Comune di Norcia si comunica PER ORA il non luogo a procedere” (Questione APSP di Norcia: l’amministrazione comunale replica a Filippi)
Sicuramente noi non sappiamo leggere, ma è anche sicuro che siamo in buona compagnia.
Come può la nota della Regione riferirsi alla situazione attuale?
Sempre dall’articolo:
“La Regione informa inoltre di aver trasmesso tutti questi atti alla Corte dei Conti per le valutazioni di competenza.”
Come si può leggere nella nota, alcuni atti sono stati trasmessi alla Corte de Conti per una più ampia valutazione e ciò non può che essere un bene. Un terzo soggetto garante potrà certamente analizzare i fatti con maggiore distacco nel totale rispetto della legalità e della trasparenza.
A questo punto vorremmo sollevare alcuni quesiti:
vista la nota della Regione Umbria, le decisioni prese dal Sindaco sono state appropriate?
l’attuale Presidente dell’APSP è legittimato a ricoprire l’incarico?
Nuova Norcia
“Liberta’ e’ partecipazione”
Allegati
Deliberazione n. 95 del 25-07-2014 – Incarico Avv. Di Curzio
Lettera del 05/09/2014 Avv. Clemente legale Coccia
DECRETO DEL SINDACO N. 34 DEL 15-09-201 Decadenza Presidenza APSP
DECRETO DEL SINDACO N. 36 DEL 22-09-2014 Nomina nuovo Presidente APSP
Deliberazione n. 132 del 20-10-2014 Resistenza in giudizio Ricorso TAR
DETERMINAZIONE AREA AMMINISTRATIVA n199 del 21/10/2014 Incarico Avv. Di Curzio TAR
DETERMINAZIONE AREA AMMINISTRATIVA n.215 del 04/12/2014 Liquidazione Avv. Di Curzio
Gent.le Sig. Alessandro, un duplice ringraziamento: in primis per aver lasciato un commento, in secondo luogo per l’esaustiva lezione di Diritto Amministrativo che ci auguriamo vorrà estendere anche ad ULTERIORI ARGOMENTI oggetto dei Nostri post passati, presenti e futuri. Di seguito ci permettiamo comunque di allegare il link della Sentenza n. 256/2015 emessa dal TAR Umbria in merito alla quale (oltre che sull’intera vicenda APSP) ci riserviamo di tornare a parlare nuovamente da qui a breve.
https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=YBC4EINMH5P3SAAWXF7KIRBPAU&q=
Ora, alla luce della sentenza del TAR/Umbria n°201500256 pubblicata il 4/6/2015 con la quale si pone una pietra tombale sul ricorso n° 201400692 presentato dal “rimosso” Coccia, ritengo, che anche Voi abbiate chiaro il senso della lettera dell’aprile 2015 della Regione dell’Umbria. Se nell’aprile vi avessi spiegato quello che oggi è chiaro a tutti e cioè che la Regione non riteneva necessaria (in quel momento) la nomina di un Commissario perché tale nomina era oramai superata dalla rimozione del Coccia. Lo stesso non avendo adempiuto correttamente ai SUOI obblighi di legge ha messo il Sindaco nella condizione di rimuoverlo e di procedere legittimamente alla nomina del sostituto. Legittimità oggi suffragata dal rigetto TOTALE del ricorso del Coccia (e non come lo stesso cerca di smussare “per meri vizzi di forma”) presentato al TAR/Umbria. Anzi dirò di più (oggi perché ad aprile mi si poteva ribattere che quello che andavo dicendo era falso), che il Coccia dovrà rispondere di tutta una serie di “delibere” prese durante il periodo in cui è stato in carica, non solo alla Città di Norcia ma soprattutto alla CORTE dei CONTI come (voi lo sapete bene) era ben scritto nella lettera della Regione Umbria dell’aprile 2015.
Ora per il bene dell’ApSP “Fusconi-Lombrici-Renzi” si dovrà redigere il definitivo Statuto (in base alla sopravvenuta Legge Regionale) e con calma, provvedere entro l’inizio del 2016 alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, in modo che “davanti al Vignola ci sia solo criticabile ma disinteressata Amministrazione”.
Saluti.
P.S.- Comprendo tutto anche che non è sempre facile entrare in certi meccanismi di legge. In special modo per coloro che non hanno la benché minima conoscenza di Diritto ma un altra volta cercate di farVi aiutare da chi ha queste conoscenze di base in modo da non costruire castelli di carte su gli “atti amministrativi” di cui venite in possesso.
Vorrei sapere cosa ne pensa il Sig. Alessandro delle dimissioni del vice sindaco.
Stona un pò la solerzia nel commentare le questioni 25 Aprile e A.P.S.P. (vicende assolutamente rilevanti per carità) mentre in merito alla vicenda Sensi nemmeno una parola.
Non vorrei ci fosse una qualche difficoltà nell’affrontare l’argomento?
Riconosco, che, nel dare la notizia della rimozione del Domenico Coccia (..in maniera non esatta) vi siete astenuti nel fare (..con difficoltà ?) commenti.
Bravi.
Gent.le Sig Alessandro, innanzitutto La ringraziamo per aver lasciato un commento.
La inviatiamo a leggere l’integrazione al post e nello specifico la nota della Regione Umbria. Come la interpreta? Siamo veramente interessati ad un’eventuale diversa lettura.