Chiunque asserisca che la vita è una ruota ha la nostra totale condivisione.
A tal proposito, riportiamo di seguito le dichiarazioni rilasciate il 19 giugno 2010 e il 01 febbraio 2011 niente meno che da Nicola Alemanno, parole che oggi più che mai risultano calzanti ed appropriate.
“…siamo a conoscenza di gravi questioni e comportamenti personali che non sta a noi giudicare, ma che offrono ragioni per pensare che non rendano possibile assolvere ai compiti istituzionali con quella necessaria serenità…” ed ancora “…chi non avesse, anche per ragioni personali, la giusta serenità ed il necessario distacco emotivo per amministrare, dovrebbe necessariamente fare un passo indietro…”
Come mai oggi Alemanno non attua i suggerimenti che illo tempore dispensava con tanta magnanimità?
Comprendiamo bene che tra perquisizioni, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio ed udienze il tempo per svolgere il proprio ruolo (lautamente retribuito) sia sensibilmente ridotto, ma Norcia necessita di un sindaco a tempo pieno che tuteli in prima persona i diritti della comunità ad ogni livello!
Ed invece non facciamo altro che assistere a singole e disarticolate iniziative, cui spesso e volentieri l’amministrazione latitante ed in malafede, non garantisce nemmeno l’auspicato sostegno temendo anzi di essere delegittimata in primis dai propri cittadini.
Il proliferare di comitati per la rinascita della città, la ricostruzione della Basilica, dell’ospedale e del plesso scolastico, ne sono la chiara testimonianza: Norcia è abbandonata a se stessa poiché il sindaco ha altro cui pensare.
Quattro i procedimenti che vedono attualmente indagato o imputato Alemanno: la costruzione di Casa Ancarano, della sede “Pro Loco Norcia” e del Centro Boeri (l’accusa ha recentemente chiesto un anno di reclusione per l’archistar) oltre alla scandalosa vicenda della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona (leggere precedente post La banda degli onesti).
Numerose e gravissime le contestazioni mosse dall’autorità giudiziaria: avviamento di cantiere senza permesso a costruire e senza la valutazione di incidenza ambientale, reati di tipo urbanistico e paesaggistico, falso in atti pubblici, corruzione, peculato, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Caro Alemanno ma quelle sopracitate non sono ragioni che rendono impossibile assolvere ai propri compiti istituzionali con la necessaria serenità?
Ricordiamo bene come Egli sia stato sovente oggetto, nel corso della propria carriera amministrativa, di accertamenti delle autorità competenti; a titolo esemplificativo e non esaustivo ricordiamo i finanziamenti concessi a Città dei Sapori (leggere precedente post Città dei sapori dov’è la verità) oppure lo sbancamento in area vincolata in assenza di progetto approvato presso colle dell’Annunizata (leggere precedente post Sodoma – ORDINANZA N. 30 DEL 29-04-2016) ma adesso basta la città merita ben altro.
Il 19 giugno del 2010 sempre Alemanno scriveva “…Norcia ha perso ormai rappresentatività politica e amministrativa: fatichiamo a comprendere quali siano strategie, ragioni, metodi e finalità dell’amministrazione…” ebbene, non avremmo saputo trovare parole migliori.
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”
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