Il rapporto del sindaco Alemanno con gli uffici giudiziari non è mai stato idilliaco e la settimana appena trascorsa ne è la prova evidente.
Iniziamo col piatto forte della casa ovvero la richiesta di rinvio a giudizio. Le vicende sono quelle inerenti i rapporti con la Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona e l’utilizzo per fini personali dell’Alfa Romeo 159 di proprietà del Comune (leggere precedenti post La Banda degli Onesti e C’è da spostare una macchina).
I reati contestati sono, tra gli altri, corruzione art. 318 codice penale “il pubblico ufficiale che, per l’esercizio delle sue funzioni, indebitamente riceve per sé o per un terzo denaro o altra utilità è punito con la reclusione da tre a otto anni” e peculato art. 314 codice penale “il pubblico ufficiale che, avendo per ragione del suo ufficio la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi“.
Facciamo presente che nell’eventuale dibattimento processuale il Comune di Norcia (ovvero tutti NOI) potrebbe costituirsi parte offesa.
Come non bastasse, l’articolo 11 comma 1 del Decreto Legislativo 235 del 31 dicembre 2012 stabilisce che sono sospesi dalla carica di sindaco coloro che hanno riportato una condanna non definitiva (pertanto anche in primo grado) per i delitti previsti dagli articoli 314 e 318 del codice penale. In buona sostanza, qualora Alemanno venisse condannato per quanto sopra esposto il Prefetto accertata la sussistenza della causa di sospensione, provvederebbe a notificare la relativa disposizione.
Insistiamo su questo aspetto anche a beneficio del gruppo di minoranza Noi per Norcia che nel proprio sito, dopo aver riportato la notizia della richiesta di rinvio a giudizio del sindaco, scrive testualmente: “come sempre non commentiamo i procedimenti giudiziari, siamo garantisti e dunque aspettiamo il giudizio della Magistratura“.
Francamente non siamo d’accordo. Vista la gravità ed il numero di procedimenti penali a carico del primo cittadino riteniamo doveroso, da parte di un’opposizione consiliare degna di questo nome, chiedere le dimissioni attraverso un’apposita mozione di sfiducia. Atteso che Alemanno, totalmente privo di rispetto della propria carica e per la cittadinanza intera non si dimetterà mai (al contrario lo avrebbe già fatto…) vogliamo ancora tollerarne la presenza? Questo signore non è accusato per guida in stato di ebrezza dopo una seratina tra amici, bensì per reati commessi nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche! Non pago dei disastri fin qui perpetrati, continua persino ad invocare poteri speciali e deroghe per velocizzare la ricostruzione post sisma.
Visti i precedenti riteniamo che vada fermato prima che sia troppo tardi.
Ma andiamo avanti. La settimana da sogno del primo cittadino è stata condita da altri due attesi pronunciamenti: in primis la sentenza avversa del TAR dell’Umbria che ha accolto il ricorso presentato dai proprietari del terreno su cui questo illuminato amministratore avrebbe voluto realizzare un mega parcheggio da 820.000,00 euro.
Infine la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Roma specializzata sugli Usi Civici che ha confermato l’illegittimità dell’ordinanza sindacale n. 40 del 21 giugno 2016 attraverso la quale furono istituite delle aree di sosta provvisorie presso il Piano di Castelluccio.
Che si tratti di procedimenti penali oppure amministrativi, l’inettitudine di costui appare cristallina. Ora la domanda sorge spontanea: ma questo sindaco riesce a porre in atto delle azioni che non siano contrarie a leggi, norme e regolamenti?
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione“
Non so perché ma mi viene in mente, leggendo il commento di Angelini, il detto: cerca lavoro ma prega Dio di non trovarlo…
Premettendo che ancora una volta condivido in pieno le vostre considerazioni, lasciatemi però chiarire che qualche anno di esperienza mi ha insegnato che purtroppo non basta presentare una mozione di sfiducia per far dimettere qualcuno e che dunque questa va presentata solo quando si è sicuri di avere i numeri giusti per approvarla in Consiglio Comunale. Altrimenti si ottiene soltanto l’effetto di compattare ancora di più il gruppo di maggioranza intorno al Sindaco. Come avete giustamente scritto “Alemanno, totalmente privo di rispetto della propria carica e per la cittadinanza intera non si dimetterà mai (al contrario lo avrebbe già fatto…)”. Purtroppo il sindaco ancora non ha capito (e i suoi certo non lo aiutano a capire…) che la Giustizia non è un gioco politico ma una roba terribilmente seria. Ci dispiace che questa sua volontà di rimanere appiccicato alla poltrona malgrado i tanti procedimenti penali aperti (a quelli descritti oggi aggiungete le presunte violazioni urbanistiche (Boeri, Ancarano, sede ProLoco, ecc., il procedimento che lo vede indagato per l’appalto delle mense e magari altri che ancora non conosciamo) stia portando alla rovina la nostra città, la nostra economia ed il nostro vivere sociale. Sarà anche e soprattutto questa la colpa “politica” che Alemanno si porterà dietro. Per il resto c’è la Magistratura e noi abbiamo fiducia nella Giustizia. Se colpevole sarà condannato, se innocente sarà assolto.
Grazie come sempre per il vostro impegno. Giampietro Angelini