Il “ritorno alla normalità” per i nursini equivale ad apprendere che Nicola Alemanno, già oggetto di numerosi procedimenti penali, ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini per la vicenda relativa alla Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona (leggere precedente post La Banda degli onesti). Corruzione, peculato, turbativa d’asta e falso sono solo alcuni dei reati contestati al sindaco.
Mentre nelle inchieste Casa Ancarano, Centro Boeri e sede Pro Loco, si era tristemente tentato di tirare in ballo il terremoto o la carenza di strutture presso cui ospitare fantomatiche iniziative pubbliche ed improbabili senza tetto, trepidiamo di scoprire quali fantasiose giustificazioni vorrà fornire il primo cittadino in questa circostanza. Probabilmente nessuna. Mai una dichiarazione, un commento né una parola spesa; eppure Alemanno da esperto teatrante ama sovente abbandonarsi a monolighi, sceneggiate, commedie. A quanto pare, non stavolta.
Effettivamente: cosa c’entra la corruzione, ovvero il tentativo di ottenere vantaggi personali per se e la propria azienda, col terremoto? Qual’è il nesso tra l’improprio utilizzo di un’auto pubblica per banchetti e visite private col sisma? E’ per causa del medesimo forse che si utilizza la carta di credito dell’Ente per un pranzo salvo poi chiederne il rimborso adducendo di aver partecipato ad un incontro istituzionale mai avvenuto?
A nostro parere ciò denota piuttosto l’inquietante modus operandi di un individuo incapace ed in mala fede. La gestione clientelare del “potere” che Alemanno ha da sempre esercitato è allarmante e pericolosa. Non comprendiamo cos’altro debba accadere affinché la cittadinanza, la maggioranza consiliare, i vertici regionali del partito che egli rappresenta prendano le distanze da tali censurabili comportamenti. A proposito della maggioranza consiliare: non è mai accaduto che il sindaco ed un assessore, Giuseppina Perla, fossero contemporaneamente indagati per reati di questa entità. Qualora rimanesse in loro un minimo di dignità intellettuale, dovrebbero dimettersi immediatamente.
Un terzo della popolazione residente 1.600 votanti, ha delegato Nicola Alemanno quale guida della collettività. Ha riposto in lui la propria fiducia. Ha ritenuto che fosse la persona giusta per traghettare Norcia fuori da un momento drammatico come quello post – sisma.
Auspichiamo che sin da domani quel terzo di cittadini, unitamente a tutti gli altri che evidentemente sapevano bene di quale pasta fosse fatto, si dissocino inequivocabilmente.
Chiediamo a tutti i nostri lettori, alla minoranza consiliare, alle associazioni di categoria, ai responsabili della pagina facebook Segnalazioni Norcia (sempre troppo colpevolmente silente) di condividere questo post ed esprimere il proprio dissenso.
Probabilmente, coloro che non lo faranno dovranno renderne conto alla storia e alla propria coscienza.

Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”