Attraverso la lettura dell’apposita convocazione, apprendiamo che il consiglio comunale sarà riunito in data 19 giugno per discutere, tra gli altri, di un’ulteriore variazione al bilancio di previsione 2023 – 2025. A beneficio dei nostri lettori, ricordiamo che con il decreto del Ministero dell’Interno del 30 maggio 2023, è stato ulteriormente differito al 31 luglio 2023 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali; tale termine era già stato prorogato al 31 maggio dal D.M. del 19 aprile. Malgrado le rassicurazioni di rito circa la continuità amministrativa, il peso che grava su tutti i consiglieri è davvero straordinario: approvare il bilancio comunale in assenza del suo massimo artefice e responsabile ovvero l’ex sindaco Alemanno. Vista la “baldanzosa gestione” perpetrata dallo stesso nell’emanazione di alcuni atti quali, ad esempio, quelli che hanno determinato i numerosi procedimenti penali o la sospensione dalla carica, sarebbe lecito che i consiglieri nutrissero più di qualche dubbio circa la congruità contabile del documento che si troveranno ad approvare. Magari sarà tutto perfetto, anche se dal canto nostro sono anni che manifestiamo dubbi circa la corposità di alcune spese come, ad esempio, quelle stanziate per gli eventi estivi o natalizi, le celebrazioni benedettine, i fondi destinati alla Pro Loco, i rimborsi degli amministratori, solo per citarne alcune. Centinaia di migliaia di euro che anno dopo anno, immaginiamo, possano avere inciso in maniera gravosa sui conti e sugli equilibri.
In base a queste considerazioni sorge spontanea una domanda: sono tutti perfettamente consapevoli di cosa andranno a votare? A proposito di “voti” se non abbiamo capito male, stante la sospensione dell’Alemanno senza la surroga di un consigliere e vista la fuoriuscita di Severini Perla e Battilocchi dal gruppo Rispetto per Norcia, vige assoluto equilibrio tra maggioranza e opposizione. Numeri alla mano, sempre se non cadiamo in errore, il governo cittadino non avrebbe il quorum deliberativo necessario per l’approvazione del bilancio. Ne consegue che, come sancito dall’articolo 141 del TUEL comma 1 lettera C, la mancata approvazione del bilancio nei termini stabiliti determina una delle cause di scioglimento del consiglio comunale! Ora non sarà mica che la maggioranza vada in cerca di “stampelle” pur di salvare la baracca? A tal proposito, visto che siamo stati i primi e con ben quattro anni di anticipo a profetizzare gli effetti della legge Severino, ci permettiamo di suggerire la lettura dell’articolo 479 del Codice penale: ricordate signori, il popolo vi guarda e la storia insegna che prima o poi bisognerà rendere conto delle proprie azioni.
“Nuova Norcia”
Libertà è partecipazione
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