All’indomani del pittoresco botta e risposta tra la testata giornalistica Spoletonline e l’amministrazione comunale di Norcia, non potevamo esimerci dal pubblicare il presente post.
In data 24 febbraio il giornalista Daniele Ubaldi scriveva: “cosa succede a Nero Norcia”? Francamente tale quesito ce l’eravamo posto già lo scorso anno quando l’amministrazione comunale affidò ad un dipendente ASL (Massimo Zamponi) se non ricordiamo male infermiere, la direzione artistica della manifestazione agro alimentare più longeva ed importante del centro Italia, con l’intento di “permettere a Nero Norcia di abbandonare la sua dimensione interregionale per proporsi sin da subito alla ribalta nazionale e con il tempo, con una azione dal respiro pluriennale, anche a quella internazionale. Spettacoli teatrali, concerti musicali, artisti di strada e party mondani, tutti rigorosamente ispirati al territorio che li ospiterà, saranno l’anima del nuovo corso che a sua volta andrà ad impattare anche sulla parte mercato, riorganizzata in funzione degli spettacoli e degli eventi che si susseguiranno”.
L’ unico dato certo, al di la della riuscita o meno della manifestazione il cui giudizio spetta a visitatori ed operatori che vi hanno preso parte, è il quadro di spesa approvato attraverso la delibera n. 59 dalla quale apprendiamo che i costi per la realizzazione della kermesse ammontarono ad € 169.236,00!
Tra le voci più interessanti ci piace ricordare la cena di gala tenutasi in data 27 febbraio 2015 presso il complesso monumentale di San Francesco costata, come si evince dalle determine 162 e 163 del 19 novembre 2015, oltre 12.000,00 €!
Ma torniamo all’accorato articolo di Daniele Ubaldi il quale, oltre a decantare professionalità e competenza dello Zamponi non omettendo di esternare il proprio disappunto per il “taglio” ed i continui boicottaggi dallo stesso subiti, avanza ipotesi e congetture tra le quali: chi è il nuovo guru della Mostra e come ha fatto a farsi conferire la direzione artistica di un evento organizzato da una pubblica amministrazione senza una regolare gara di affidamento? Bene, bella domanda.
Ora che ci siamo però, vediamo anche quella dello scorso anno, cosi magari le mettiamo a confronto.
All’atto di accusa mosso da Spoletonline, ha prontamente replicato l’amministrazione comunale di Norcia in data 25 febbraio per il tramite dei sindaco Alemanno e dell’assessore Boccanera i quali, motivando il mancato rinnovo della collaborazione con lo Zamponi a causa dell’eccessivo ritardo da parte dello stesso nella stesura del programma definitivo, si dicono dispiaciuti per aver subito un vile attacco proprio da chi è sempre stato “amico” dell’attuale amministrazione e di cui, aggiungiamo noi, ne è stato sponsor, cassa di risonanza e strumento di propaganda per anni!
Tornando a Nero Norcia 2016 quello che possiamo comunicare come dato certo è il quadro di spesa; attraverso la lettura della delibera n. 3 del 18 gennaio 2016 apprendiamo infatti che il budget complessivo ammonta ad € 174.000,00! Auguriamoci almeno che tra direzioni artistiche, cene di gala, spettacoli, sfilate, giocolieri, clown, comici, serate disco, trovino spazio anche i prodotti che da sempre caratterizzano e muovono l’economia del nostro territorio, la cui tutela e salvaguardia sembra sia l’ultimo dei problemi di chi ci amministra.
Chiudiamo con una notizia a nostro avviso esilarante: la 53^ mostra mercato del tartufo nero parte dalla legalità. Attraverso un convegno tenutosi presso il teatro civico venerdi 26 febbraio alle ore 10:30, i relatori intervenuti ed il sindaco Alemanno hanno voluto sottolineare come la LEGALITA’ appunto “…è un valore fondamentale della vita quotidiana e un obbligo che deve caratterizzare l’azione amministrativa” ed ancora “i Comuni si impegneranno a porre in essere mirate azioni di vigilanza nell’assegnazione degli appalti pubblici.” Mah…
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione”
Sono avvelenato!
Non si tiene mai conto del territorio dei Castelli della valnernina.
nemmeno far vedere dove si cava il tartufo pregiato.
Tra questi il castello di Cortigno.