Ci risiamo, con un nuovo consiglio comunale alle porte si ripropone lo spettro del commissariamento. Ricordiamo infatti che la maggioranza conta sei consiglieri esattamente come la minoranza e in tema di bilancio, in caso di parità, non ci sarebbe alternativa se non lo scioglimento. Se a inizio luglio il salvataggio in extremis era avvenuto grazie alla mancata surroga del consigliere di minoranza Angelini (le cui dimissioni guarda caso sono divenute effettive il giorno successivo al consiglio) questa volta la maggioranza si è messa in proprio tentando di preservare cariche e poltrone. Il consigliere di minoranza Iambrenghi, infatti, comunicando anticipatamente la propria assenza ha formalmente richiesto al presidente Altavilla di poter partecipare in video conferenza.
Tale opzione, adottata per contrastare e contenere la diffusione del Covid 19, è divenuta consuetudine fino a essere legittimata da un’apposita norma tanto che l’Avvocatura dello Stato ha sancito che “gli Enti locali possono, nell’ambito della propria potestà regolamentare, disciplinare lo svolgimento delle proprie riunioni in videoconferenza o in modalità mista“.
Ed in effetti anche il Comune di Norcia si è dotato di un regolamento ad hoc che disciplina tale pratica, regolamento che evidentemente funziona per alcuni e per altri no. Dalla lettura della Delibera di Giunta n. 104 del 21 luglio 2023 apprendiamo infatti che la seduta si è svolta come consentito e disciplinato dal regolamento comunale per lo svolgimento delle sedute degli organi collegiali, in modalità di videoconferenza.
L’ambiguità risiede nel fatto che proprio al suddetto regolamento si rifà il presidente Altavilla per motivare il suo diniego alla partecipazione da remoto del consigliere Iambrenghi. Pertanto, quando necessita alla maggioranza il regolamento si applica, quando potrebbe nuocere no.
Ora Ci permettiamo un paio di considerazioni: se il TUEL all’articolo 39 stabilisce che i consigli comunali dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti sono presieduti da un presidente, perché a Norcia che vanta meno di 5.000 residenti, esiste tale figura?
In secondo luogo, se la Giunta comunale si riunisce e delibera in videoconferenza, perché non dare l’opportunità al consigliere impossibilitato di esercitare la propria funzione? Il motivo è evidente, ma qui parliamo di democrazia rappresentativa, ovvero la forma di governo democratica nella quale i cittadini eleggono direttamente dei rappresentanti per essere appunto ”rappresentati” se necessario, anche in videoconferenza.
Nuova Norcia
“Libertà è partecipazione“
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